Piano scuola, Bonaccini: ‘Testo migliorato, ma serve approfondimento. Poste tre questioni pregiudiziali’. E Azzolina chiede 1 mld in CdM

“Siamo ad un passo dalla condivisione delle linee guida per la riapertura delle scuole, un testo che già oggi grazie al contributo propositivo delle Regioni e alla collaborazione istituzionale con il ministero risulta nettamente migliorato rispetto alle prime bozze. Abbiamo però chiesto – in Conferenza Stato-Regioni – un rinvio di 24 ore che consenta un approfondimento dell’ultimo testo del “Piano scuola 2020-2021. Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Spiegato quindi il rinvio a domani, 26 giugno, della discussione delle Linee guida per il ritorno a scuola a settembre in Conferenza Stato Regioni. Conte: “Dateci tempo e riapriremo le scuole in sicurezza”. Intanto la ministra dell’Istruziona, Lucia Azzolina, chiede 1 miliardo per la scuola in CdM.
 
“Già oggi però – ha spiegato Bonaccini – abbiamo posto tre questioni politiche pregiudiziali. Prima di tutto la necessità ulteriori risorse, rispetto a quelle a cui si fa riferimento nel documento. Al riguardo, infatti, al di là dei fondi per l’edilizia scolastica, comunque insufficienti, occorrono risorse aggiuntive finalizzate alla riapertura delle scuole. Poi il nodo “personale”. Bisogna prevedere ulteriori risorse di organico docente e ATA. Serve uno stanziamento per garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull’organico 20-21, nonché un aumento temporaneo dei contingenti. Infine – ha concluso Bonaccini – abbiamo lanciato un allarme sulla questione trasporti che va affrontata con urgenza, anche in un tavolo separato, guardando sia al lato economico che a quello organizzativo”.
 
Continuano a circolare intanto indiscrezioni circa la nuova bozza di Piano Scuola. Secondo quanto riporta, per esempio, IlMessaggero, l’ultima versione del testo prevedrebbe  l’utilizzo di un cruscotto informativo utile a segnalare le criticità nelle aule, e ci sarà un coordinamento in cabina di regia Covid con le Regioni.
 
“La scuola è un pilastro del nostro sistema sociale, sono i nostri bambini, il nostro futuro – ha intanto dichiarato il premier, Giuseppe Conte -. È normale che ci sia molta attenzione, molta preoccupazione. La ministra ha incontrato i sindacati e gli enti locali. Stiamo lavorando tutti i giorni per consentire di ritornare in sicurezza a scuola a settembre”, continua il Presidente del Consiglio. “Dateci ancora un po’ di tempo. Sull’edilizia scolastica ci sono soldi mai usati dovremo fare un miracolo. Una nostra norma ha conferito a sindaci e presidenti di province il ruolo di commissari straordinari per poter procedere a tutto con due tranche di 300 mln più 300. Stiamo facendo di tutto”, ha concluso.
 
Intanto la ministra Azzolina chiede 1 miliardo in più per la scuola, da destinare alla creazione di spazi aggiuntivi e al potenziamento dell’organico in vista della ripresa a settembre, nel corso del Cdm di questo pomeriggio. Richiesta che, spiegano fonti di governo,
sarebbe stata sostenuta dalla maggioranza dei ministri presenti.