Piano programmatico: le Regioni non ci stanno

La Conferenza Unificata, sede istituzionale di confronto e di raccordo politico, è chiamata a pronunciarsi sullo schema di piano programmatico, previsto dall’art. 64 della legge n. 133/2008. La riunione, programmata per lo scorso 10 ottobre, è stata differita al 16 ottobre, su esplicita richiesta della coordinatrice degli assessori regionali all’istruzione Silvia Costa, per garantire il necessario tempo di approfondimento delle questioni.

Nella riunione del 9 ottobre degli assessori regionali all’istruzione la discussione si è sviluppata sui processi e sulle operazioni di enorme ampiezza che il piano apre sulla programmazione dell’offerta formativa, sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche, sul personale, sul territorio e sul contesto socio-economico.

Alla quasi totalità degli assessori regionali presenti, ad eccezione di quello della Lombardia, il piano non piace né nel merito, né nel metodo. Per le forti invadenze nelle competenze regionali e degli enti locali esso mette a dura prova il rapporto con le Regioni e le Autonomie locali. Con toni vivaci e critici ma con argomentazioni puntuali gli assessori hanno sottolineato che le scelte del Governo potrebbero avere conseguenze “fatali” sui livelli di qualità di funzionamento del sistema educativo e che nel rispetto del principio di leale collaborazione avrebbero dovuto essere condivisi con tutti i soggetti istituzionali.

Sullo schema di piano, nonostante le reiterate richieste di incontro formulate dalle Regioni, esse lamentano che il ministro Gelmini non ha saputo creare le condizioni per un confronto preventivo capace di mirare alla ricomposizione delle funzioni inerenti all’istruzione ed alla istruzione e formazione professionale in un quadro nel quale i poteri e gli strumenti che spettano allo Stato ed alle Regioni si coordinano per realizzare il fine comune del buon governo del sistema formativo.

Non resta che aspettare la prossima seduta della Conferenza Unificata del 16 ottobre.

Questa la ragione per la quale, ha sottolineato Silvia Costa, “…su richiesta della Conferenza delle Regioni, nella prossima seduta del 16 ottobre, la Conferenza Unificata si esprimerà sul piano programmatico,   sull’art. 4 del D.L. 137 (maestro unico) ed ovviamente sul commissariamento delle regioni e degli enti locali,  previsto dall’art. 3 del decreto legge n. 154”.