Piano programmatico: a ferragosto o a fine settembre?

C’è da sperare che al momento di votare la fiducia per il maxiemendamento sulla conversione del decreto legge 112/2008 si precisi il termine di scadenza per la presentazione del piano programmatico di intervento previsto dall’art. 64 sull’istruzione.

Nel testo del decreto era previsto un termine di 45 giorni per il suo approntamento (scadenza, quindi, il 10 agosto prossimo), ma si era visto subito che non vi sarebbe stato il tempo materiale per acquisire i prescritti pareri e predisporre il tutto.

Lo stesso ministro Gelmini aveva fatto intendere che sarebbe stato necessario un tempo almeno doppio (fine settembre o fine ottobre) coinvolgendo la Conferenza unificata non con semplice parere ma con un’intesa.

Tutti d’accordo e in Commissione istruzione della Camera vi è stato un atteggiamento bipartisan per ottenere tempi più distesi (dai 90 ai 120 giorni). La maggioranza ha espresso parere favorevole al decreto, chiedendo proprio il raddoppio dei tempi per la predisposizione del piano. Ma…

Spulciando il testo provvisorio del maxiemendamento, però, di questa esigenza di tempi più distesi non si parla affatto. Si parla d’altro, ma di tempi per il piano, no.

Se il maxiemendamento non ha recepito, forse per una disattenzione, la proposta sulle modifiche dei tempi di predisposizione del piano, sarà opportuno rimediare, prima che si compromettano le successive fasi di attuazione della manovra per la scuola con conseguenti forzature che potrebbero determinare effetti negativi sul servizio.