Piano per l’edilizia scolastica. Ok dell’ex-ministro Carrozza che teme la burocrazia.

In questi ultimi giorni tiene banco l’argomento ‘edilizia scolastica’, soprattutto dopo l’annuncio del premier di volere impegnare immediatamente 3,5 miliardi in ristrutturazione e ammodernamenti degli edifici scolastici per dare sicurezza a chi nella scuola ci vive.

A margine di un master organizzato in Toscana, l’ex-ministro Carrozza è intervenuta non solo per condividere l’azione del governo in questa direzione, ma anche per ricordare che sulla stessa linea aveva operato anche lei nel precedente governo.

"Sulla scuola le mosse del nuovo Governo sono in linea “con quanto ho fatto io quando ero ministro dell’Istruzione, cioè puntare sull’edilizia scolastica” ha detto l’ex ministro della pubblica Istruzione e deputata del Pd, Maria Chiara Carrozza, ricordando come, nel decreto del fare, “avevo reso i sindaci ed presidenti di provincia commissari per gestire l’edilizia scolastica dentro gli enti locali“.

L’ex-ministro ha giudicato giusto quell’approccio del nuovo governo e ha dichiarato “penso che l’unità  di missione presso la presidenza del Consiglio sia un passo avanti perché permetterà di ovviare a tutti quei problemi burocratici che c’erano fra infrastrutture ed istruzione“.

Secondo Carrozza, il fatto di chiedere ai sindaci quali scuole ristrutturare è un ulteriore passo avanti, sperando funzioni.

Anche per l’onorevole Carrozza il problema italiano è sempre la pratica amministrativa come viene attuata. "Io stessa – ha aggiunto – ho vissuto tutte le fasi: il decreto, la conversione in legge, i decreti attuativi, i rapporti stato-regione, i rapporti con gli enti locali. Sono queste le cose che in Italia devono essere riformate“.