Petrucci e Melandri: politica comune per lo sport

L’istituzione del ministero per le Politiche giovanili e le Attivita’ sportive ”serve a colmare lacune vistose dovute all’assenza di una amministrazione centrale dello Stato dedicata all’indirizzo ed al coordinamento.

Una situazione in cui ci trovavamo solo noi e la Polonia”. Così’ il ministro Melnadri di fronte al Coni, alla presenza del presidente Gianni Petrucci che indica alcune priorita’: rapporti con il mondo della scuola; inserimento della lotta al doping nel piano sanitario nazionale come mezzo di prevenzione; certezza dei finanziamenti; rilancio dell’impiantistica sportiva; garanzie di autonomia. Temi sui quali il ministro concorda, a partire dalla scuola.

”Il sistema – afferma la Melandri – non ha ancora metabolizzato quanto l’attivita’ motoria sia parte degli strumenti cognitivi dei ragazzi, lacuna da cui e’ nata l’odiosa discriminazione tra istituto pubblico e privato”. E nell’occasione accenna alla ”formazione dei formatori: tra il 2009 ed il 2011 circa l’80% degli insegnanti di educazione fisica andra’ in pensione, con un problema di turn over”.