Perplessi gli inglesi per la chiusura delle scuole per neve

Quarto giorno di chiusura per neve in una scuola su quattro nel Regno Unito e quarto giorno di festa per gli alunni inglesi.

Da sempre, e in particolare per i popoli mediterranei, la caduta della neve è accolta come un evento elettrizzante, per i bambini. Questo quasi sempre è sinonimo di chiusura straordinaria delle scuole.

Ma i bambini sono gli stessi ovunque e, al quarto giorno consecutivo di emergenza neve, anche gli alunni delle scuole inglesi sono rimasti a casa, per la loro felicità, molto meno per quella dei loro genitori, in particolare se hanno problemi di lavoro.

La stampa d’oltremanica si sta in effetti chiedendo se, a fronte di un secondo inverno precoce e rigido,  a parte alcune situazioni critiche, si possa ancora consentire la chiusura delle scuole quando gli esercizi commerciali e gli uffici pubblici restano comunque aperti.

Per quanto riguarda le scuole, la responsabilità di decidere se le situazioni legate al maltempo sono tali da rendere necessaria la loro chiusura, è dei dirigenti scolastici i quali debbono valutare il livello di pericolosità sia per il personale che per gli studenti.

Tuttavia, la presenza della neve rappresenta un rischio anche per altre categorie di lavoratori che, comunque, sono presenti in servizio in questi giorni.

Le proposte di diverse associazioni che si occupano di scuola suggeriscono di recuperare in altri momenti i giorni persi, per completare programmi di studio e attività didattiche.

Il dipartimento per l’istruzione ha fatto sapere che la chiusura forzata non verrà considerata a discapito della valutazione delle performance delle scuole, ma ha anche esortato a fare attenzione a tutte quelle situazioni che inducono a sospettare abusi: non sempre la neve è una buona scusa per marinare le lezioni.