Pensare con le mani: la formazione al lavoro manuale al centro dell’incontro di martedì, 21 giugno

Il lavoro manuale è da riscoprire nella sua varietà e modernità: se ci pensiamo, dal chirurgo al tecnico specializzato, dal meccanico all’artigiano, dall’agricoltore 4.0 al restauratore, così come chi sa scolpire, dipingere e suonare… Tutti esempi di preziosa manualità che si deve imparare. Il Made in Italy di cui il nostro paese va fiero, ha bisogno di tante figure con specifiche competenze e con un percorso di apprendimento legato al fare, all’esperienza. Da questa riflessione nasce l’idea alla base dell’incontro nella sede di rappresentanza del Senato, Palazzo Giustiniani, del 21 giugno, organizzato da CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale) insieme a Elis, proposto dalla Senatrice Paola Binetti, dal titolo: “Pensare con le mani”. L’iniziativa mira a mettere al centro dell’agenda di Governo un interesse specifico e costante nei confronti della formazione al lavoro manuale.

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La richiesta delle imprese c’è, così come l’occupabilità con un “lavoro buono” è una prospettiva certa, manca però un impegno che unisca i puntini e renda questo potenziale, concreto. Si chiede ora ai Ministri della Scuola Bianchi e del Lavoro Orlando presenti all’incontro, una svolta politica. Il manifesto messo a punto dagli organizzatori chiede: un piano di promozione del lavoro manuale, un’educazione al lavoro con percorsi formativi ad hoc, borse lavoro, rilancio del lavoro artigianale, tutele del lavoro manuale e delle alte competenze che servono a riabilitarne il valore in termini non solo economici, ma anche di riscatto sociale.

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