Pd sul SNV: bene, ma servono condivisione e risorse

Il Pd, subito dopo l’approvazione dello schema di regolamento del Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, ha diffuso una nota del suo Forum sulle politiche dell’istruzione, presieduto da Giovanni Bachelet, con la quale “giudica questa bozza di regolamento abbastanza positivamente”, ma proprio per questo “sconsiglia vivamente al Governo passi falsi che potrebbero pregiudicarne l’avvio oggi, domani e dopodomani, con grave danno per il Paese”.

Rispetto al documento programmatico “Valutazione e rilancio della scuola italiana” approvato nel 2010 dall’assemblea nazionale del Pd, che definiva i requisiti essenziali di un sistema nazionale di valutazione del sistema scolastico (Snv) secondo lo stesso Pd, lo schema di regolamento presenta tre limiti, così riassumibili:
1 l’ipertrofia del Miur a danno dell’indipendenza e autonomia del Snv
2 la carenza o assenza di coordinamento con l’attuazione del titolo V della Costituzione
3 la mancata previsione di risorse umane e finanziarie adeguate ai compiti di indagine e miglioramento che il regolamento affida al Snv.

Per il resto, invece, le linee guida del regolamento approvato dal CdM dello scorso “ sono ampiamente compatibili con quelle del PD, se non ad esso ispirate”. Ma per renderlo operativo e realmente efficace servono anche una “ampia condivisione politica e sociale capace di sfatare i miti negativi e creare consenso attorno a un progetto di conoscenza e miglioramento della scuola”, e “adeguate risorse umane e finanziarie” senza le quali “il regolamento lascerà il tempo che trova o, piú probabilmente, solleverà mille vespai”.

Il Pd avverte il governo: “la scelta del Governo di un ‘blitz’ fra il 9 e il 24 agosto senza adeguata consultazione e comunicazione né con i partiti che lo sostengono” è stata “imprudente”. Forse per questo il ministro Profumo si è affrettato a dire che lo schema di regolamento è aperto e migliorabile.

Nella foto: Giovanni Bachelet