Pd: Gelmini difende l’indifendibile

Tutto bene per la scuola e l’università secondo il ministro Gelmini“. Sono ironici i commenti dell’opposizione dopo l’audizione del ministro Gelmini a Palazzo Madama.

Per Mariangela Bastico, già viceministro con Fioroni, “è proprio questo distacco dalla scuola reale questo difendere l’indifendibile mannaia del governo, questo negare l’evidenza da parte del ministro che colpiscono particolarmente e che offendono tutti coloro che con grandi sacrifici stanno continuando a costruire una buona scuola pubblica”.

La parlamentare Pd contesta le assicurazioni date dal ministro sull’incremento del tempo pieno negli ultimi tre anni: “si ostina a non cogliere la differenza tra il modello didattico che include compresenza di docenti, laboratori, sperimentazioni, rispetto di una sommatoria di 40 ore ottenuta con spezzoni orari anche di cinque o sei docenti“.

Anche il senatore Antonio Rusconi, capogruppo Pd in commissione Istruzione, polemizza col ministro: “Ha un bel dire il ministro che la misura degli istituti comprensivi non danneggia le famiglie. Si capisce che non è abituata a frequentare le scuole, soprattutto quelle dei piccoli paesi e di montagna”.

Il senatore, dopo aver osservato che “è falso dire che il piano triennale dei tagli si esaurirà quest’anno, perché andranno a regime nei prossimi tre anni le cosiddette riforme del maestro unico e della scuola superiore, con i relativi tagli di monte ore e relativo personale”, solleva la questione del reclutamento, già nelle scorse settimane oggetto di sue prese di posizione in favore della riapertura dei concorsi, e chiede: “Quando potremo dire a un giovane capace che fare l’insegnante è una professione importante nel nostro Paese e che potrà essere assunto senza fare dieci anni di precariato?