Pantaleo (Cgil): Renzi peggio di Berlusconi e Monti

Le misure sulla scuola contenute nel ddl di stabilità “avranno come effetto immediato il peggioramento della qualità dell’offerta formativa e delle condizioni di lavoro“. Il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, boccia la manovra del Governo e invita a scendere in piazza il 25 ottobre.

Viene bloccato il rinnovo del contratto nei settori pubblici con il chiaro intento – osserva – di ridurre i salari e i diritti in tutte le pubbliche amministrazioni. È  sicuramente importante aver stanziato un miliardo per la stabilizzazione di una parte dei precari nella scuola. Ma nulla viene previsto per tutti gli altri comparti della conoscenza dove nei prossimi mesi si rischia il licenziamento di tantissimi precari. Negativa – prosegue il sindacalista – è la costituzione delle commissioni degli esami di maturità con soli membri interni (e questa volta senza compenso) perchè abbassa la soglia della neutralità della valutazione e lascia campo libero agli esamifici delle private; modifica che, peraltro, giunge ad anno iniziato“.

Pantaleo boccia anche la cancellazione degli esoneri e semiesoneri dei collaboratori del Preside “perchè la gestione delle scuole ormai tutte di grandi dimensioni non può gravare solo sull’unica figura del dirigente“; il prioritario utilizzo dei fondi del miglioramento dell’offerta formativa per la copertura dei docenti assenti “perchè avviene a scapito dei progetti e del recupero degli alunni in difficoltà“; il taglio di oltre duemila Collaboratori scolastici “perchè le scuole già oggi faticano a rimanere aperte“; la conferma dei tagli Tremonti per le universita’; i mancati investimenti per la ricerca, l’assenza di interventi sul diritto allo studio; gli interventi che si preannunciano per l’Afam; l’impedimento di chiamare i supplenti docenti se non per assenze di due giorni e l’impedimento di conferire supplenze ai collaboratori scolastici se non dopo 7 giorni di assenza. “Per le scuole paritarie invece – fa notare – le risorse sono state trovate!“.

Se queste misure saranno confermate – conclude Pantaleo – sarà ancora più palese l’incoerenza del governo Renzi: tagli lineari e finanziamenti di alcune voci senza stanziare risorse fresche, ma con il solito gioco delle partite di giro. Con i Governi Berlusconi e Monti pensavamo di aver toccato il fondo. Evidentemente ci eravamo sbagliati. Adesso tutti in piazza il 25 ottobre alla manifestazione promossa dalla Cgil e a quella unitaria dell’8 novembre. Andremo avanti con le lotte fino allo sciopero“.