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Pacchetto sicurezza. Cosa cambia per gli alunni stranieri

Il pacchetto sicurezza approvato in via definitiva dal Parlamento contiene poche disposizioni sugli alunni stranieri riferite limitatamente alle situazioni di coloro che sono privi di permesso di soggiorno.

In sostanza si precisa che per gli alunni in obbligo scolastico si prescinde dalla regolarità di posizione, proprio come aveva già previsto il regolamento sull’immigrazione (dpr 394/1999) di dieci anni fa che all’art. 45 disponeva che “I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia.

A parte il fatto che la vecchia norma parlava innanzitutto di diritto all’istruzione per tutti i minori e non solo per quelli soggetti all’obbligo, e che la nuova norma lascia irrisolta proprio la posizione degli studenti stranieri non più soggetti all’obbligo (minorenni o no), c’è una differenza sostanziale tra le due norme anche per quanto riguarda gli stranieri privi di permesso di soggiorno soggetti all’obbligo scolastico.

Entrambe le norme ammettono all’obbligo scolastico gli studenti stranieri a prescindere dalla regolarità della loro posizione. Dove sta, dunque, la differenza?

La vecchia norma assumeva come prioritario il diritto all’istruzione, a prescindere dalla regolarità di posizione; la nuova norma assume come prioritaria la regolarità di posizione, ma ne consente la deroga nella situazione dell’obbligo.

Due filosofie e due concezioni ben diverse, dove la prima è ispirata al diritto della persona straniera minorenne, mentre la seconda è ispirata alle regole a cui quel diritto deve conformarsi.

Prima veniva il diritto, ora vengono le regole.

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