Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Organico di diritto del sostegno: banco di prova del ministro

Dopo la presentazione alle Camere delle linee programmatiche per il suo dicastero, in settimana ha tenuto banco una polemica sull’ipotesi di tagli di 11 mila posti di sostegno; ipotesi che si ricaverebbe da una certa lettura del testo ministeriale.

Riteniamo che quell’interpretazione sia priva di fondamento (il ministro parlava di rendere stabili 90 mila posti di sostegno precari), e sarebbe anche contraddittoria con altre affermazioni del ministro.

Torniamo al problema vero: la Carrozza vuole portare a 90 mila i posti di sostegno in organico di diritto che attualmente sono fermi a 63.348. Organico di diritto significa stabilità del posto, sede fissa per trasferimenti e nomine in ruolo di docenti (o nomine in supplenza annua); vuole dire continuità didattica a favore di un maggior numero di alunni con disabilità. In poche parole, organico di diritto significa qualità.

Un tentativo del genere lo fece nel 2007 l’allora viceministro Mariangela Bastico che con il ministro Fioroni riuscì a far passare nella legge finanziaria 2008 una certa stabilizzazione del sostegno (70% dei posti in organico di diritto).

Oggi come allora l’ostacolo viene dai vincoli di bilancio del ministero dell’economia che non gradirà l’idea di rendere certa e consolidata la spesa di un maggior numero di docenti.

Per il ministro Carrozza quella dell’organico di diritto del sostegno sarà un banco di prova della sua capacità e della sua forza politica. 

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