Organici: quasi un bollettino di guerra

S’ode a destra uno squillo di tromba (ridateci i posti), a sinistra risponde uno squillo (fuori i soldi).

Sembra quasi un bollettino di guerra con tanto di cifre sui posti di organico tagliati e le migliaia di euro non assegnate, quello che emerge in queste ore dalle cronache locali e nazionali sullo stato di sofferenza delle scuole a contatto con i primi effetti della finanziaria.

Bologna, Firenze, Torino, Piacenza, Milano, Napoli, Modena…: una nuova “dal Manzanarre al Reno” attraversa la penisola.

A Bologna sono andati venerdì i più alti funzionari del ministero per gettare acqua sul fuoco e dare assicurazioni su organici e ripianamenti finanziari.

Ma le proteste affiorano un po’ ovunque, acuite certamente anche dallo stato di mobilitazione (è già sciopero) della categoria, proclamato dai sindacati delusi per il mancato rinnovo contrattuale.

Prima che la protesta divampi, sarà necessario qualche intervento concreto e sostanzioso, visto che già venerdì è stata annunciata, proprio a Bologna epicentro del minisisma, una manifestazione in difesa del tempo pieno.

Una protesta che potrebbe trasformarsi in un aiuto al ministro Fioroni per legittimare le sue richieste finanziarie per la scuola nei confronti del collega Padoa Schioppa.