Ore di straordinario a scuola: fino a 350 euro netti al mese

Lavorare (e guadagnare) a scuola di più: sì o no? Nella legge finanziaria 2002, come si ricorderà, è previsto da questo anno scolastico che nella scuola secondaria (media e superiore) gli insegnanti possano prestare ore eccedenti: “Nel rispetto dell’orario di lavoro definito dai contratti collettivi vigenti, i dirigenti scolastici attribuiscono ai docenti in servizio nell’istituzione scolastica, prioritariamente e con il loro consenso, le frazioni inferiori a quelle stabilite contrattualmente come ore aggiuntive di insegnamento oltre l’orario d’obbligo fino ad un massimo di 24 ore settimanali” (art. 22, comma 4, legge 448/2001).
Questa previsione (una facoltà, non un obbligo per i docenti della secondaria) per coprire gli spezzoni-cattedra venne osteggiata a suo tempo dai sindacati ma confermata dal ministro.
Tuttoscuola ne diede ampia informazione (vedi TuttoscuolaNEWS n. 19 del 29 ottobre 2001) calcolando un’ipotesi di aumenti extra in busta paga che avrebbero potuto raggiungere anche le 700 mila lire nette al mese (350 euro circa) per i docenti con maggiore anzianità di servizio, assicurando comunque un minimo netto al mese di 350 mila lire (circa 180 euro) per i docenti “stakanovisti” più giovani. Ecco la tabella con tutti i conteggi (Compenso NETTO mensile per ore eccedenti).
Proprio i più giovani potrebbero rompere quel fronte di solidarietà che alcune organizzazioni sindacali avevano proposto per rifiutare l’opzione di prestazioni straordinarie. Le migliaia di precari con supplenza annua potrebbero infatti essere più interessati di altri a questa possibilità, con la certezza di un aumento extracontrattuale per tutto l’anno pari al 15% della busta paga.
Tra qualche settimana sapremo se la tentazione (legittima) avrà prevalso sulla solidarietà.