
Ore decisive per la spending rewiev e per i dipendenti pubblici
Dopo giorni di studio, di voci che si sono rincorse e di aumento dei risparmi (tagli di spese) che dagli iniziali 4-5 miliardi viaggiano ora sui 10 miliardi, il Consiglio dei Ministri dovrebbe ora approvare la drastica riduzione della spesa per evitare l’aumento dell’IVA.
Nel mirino ci sono i Ministeri e i dipendenti statali, compresi quelli della scuola.
Per i ministeri è prevista una drastica immediata riduzione di spesa, procedendo subito con tagli lineari senza escludere in una seconda fase tagli specifici mirati. I tagli sul Miur potrebbero avere effetto sui finanziamenti, già ridotti all’osso, per le scuole.
Per il personale si ipotizzano alcuni (o tutti) di questi interventi:
– riduzione differimento a gennaio del pagamento della tredicesima mensilità;
– riduzione del numero dei distacchi e dei permessi sindacali (già ridotti dalle ultime manovre dell’ex-ministro Brunetta);
– riduzione degli organici e del numero dei dirigenti (-20% prima fascia, -10% seconda) per effetto anche dell’accorpamento di funzioni e uffici. La scuola non dovrebbe essere coinvolta perché ha già dato abbondantemente per effetto della razionalizzazione del triennio scolastico scorso (Tremonti) che aveva completato la precedente contrazione di organico (Padoa-Schioppa);
– messa in disponibilità per i due anni che precedono il pensionamento dei dipendenti che sono prossimi a lasciare il servizio; per l’intero periodo di disponibilità (a casa senza lavorare) il dipendente percepirà l’80% della retribuzione. L’applicazione della messa in disponibilità non dovrebbe riguardare i docenti perché la misura coinvolgerebbe i dipendenti statali che per effetto di accorpamento di funzioni e di ministeri e della riduzione degli organici venissero a trovarsi nella condizione di soprannumero;
Nelle prossime ore la… sentenza.
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