Ore decisive per il primo decreto sul I ciclo d’istruzione
Tra oggi e domani, mercoledì 21 gennaio, si decide una buona parte del destino del primo decreto legislativo di attuazione della riforma Moratti.
Le Commissioni istruzione della Camera e del Senato, dopo le relazioni conclusive, voteranno il parere (non vincolante per il Governo) sullo schema di decreto.
Nelle ultime ore sono state operate ulteriori integrazioni al testo, dopo quelle proposte il 10 dicembre scorso dalla Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.
Il decreto, nel nuovo testo emendato, potrebbe essere già presentato per la sua approvazione definitiva nel Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo, per poi essere formalmente approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle prossime settimane.
Resta l’incognita della posizione che assumerà l’opposizione parlamentare che potrebbe optare tra un’intransigente pregiudiziale al testo e la disponibilità a migliorarne alcune parti.
Lifting o radicale cambiamento?
Vi sono dunque alcune ultime occasioni per cambiare, dopo di che il testo diventerà norma definitiva, aprendo sostanzialmente e concretamente l’avvio della riforma.
Gli irriducibili del fronte dell’opposizione e in non entusiasti all’interno della maggioranza possono soltanto sperare nelle commissioni parlamentari o, ultimissima spiaggia, nel Consiglio dei ministri, oppure in un rinvio di approvazione da parte di quest’ultimo che consenta di arrivare alla verifica politica di Governo e a possibili cambiamenti a Viale Trastevere, tanto da consentire la riapertura dei giochi.
Altrimenti, rien ne va plus.
Potranno soltanto esserci ricorsi e impugnative per presunti vizi di legittimità costituzionale del decreto, come qualcuno ha già fatto intendere.
Per saperne di più leggi “Il decreto minuto per minuto” nella rubrica La giornata
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