Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Omofobia, è la scuola il luogo dove si discrimina di più

È la scuola, secondo un’indagine dell’associazione Gay Center su mille studenti, il luogo dove le persone omosessuali si sentono maggiormente discriminate: il 49% degli intervistati dichiara di aver subito forme di discriminazione o pregiudizio in classe, il 42% in famiglia, il 33% in bar o locali e il 30% sui media o su Internet.

Da oggi sono online alcuni video sull’omofobia realizzati dagli studenti delle scuole superiori protagoniste del progetto antidiscriminazione portato avanti dall’Ufficio Nazionale contro le Discriminazioni (Unar) della Presidenza del Consiglio e da Gay Center, al fine di contrastare il bullismo e le discriminazioni verso le persone lesbiche, gay e trans partendo dall’ambito primario dell’educazione. Il progetto ha coinvolto oltre 20 scuole e associazioni. In particolare in alcune scuole sono stati attivati i laboratori con gli studenti che hanno portato alla produzione di sei campagne contro l’omofobia realizzate da ragazzi dai 14 ai 18 anni.

Nei video i ragazzi affrontano l’omofobia in molti modi, ricorrendo alla metafora sportiva con le squadre di calcio che annullano le differenze, mostrando la violenza che si esprime tra coetanei, affrontando il tema del matrimonio, trattando con delicatezza l’amore, il coming out e la scoperta della propria omosessualità.

I video potranno essere votati su Internet dal 17 maggio, Giornata mondiale contro l’omofobia, fino al 3 giugno. Successivamente saranno valutati il 4 giugno da una giuria di qualità e presentati nel corso di un evento che si terrà presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

L’iniziativa ha coinvolto circa 16 mila ragazze e ragazzi delle scuole superiori del Lazio, dove si sono tenuti dibattiti e iniziative di sensibilizzazione anche affrontando vicende complesse, come al liceo Tacito di Roma dove proprio di recente uno dei rappresentanti di istituto era stato discriminato perché gay.  

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