Ombre false e ombre vere sul decreto

Mentre è in corso il Consiglio dei Ministri che secondo indiscrezioni potrebbe includere nella discussione anche il decreto di riforma (che però non è elencato tra gli argomenti all’ordine del giorno), incombono sul futuro del provvedimento alcune ombre.

La prima è frutto di una forzatura interpretativa relativa alla presunta bocciatura del decreto da parte della Commissione Bilancio del Senato che oggi, comunque, occupa le pagine di alcuni organi di informazione.

Il parere della Commissione è stato infatti favorevole ma condizionato: il Governo dovrà correggere due passaggi del testo relativi alla generalizzazione delle scuole dell’infanzia e all’attuazione degli anticipi di iscrizione (correzioni che risulta siano già state inserite nel testo all’esame del Consiglio).

La seconda, molto più consistente, è quella del dubbio di costituzionalità del decreto che il Governo si prepara ad approvare.

Tuttoscuola aveva raccolto questo timore nelle settimane scorse. La recente sentenza della Corte costituzionale, che ha accolto il ricorso della Regione Emilia Romagna contro una norma della Finanziaria 2002, ha affermato che, in base al nuovo Titolo V della Costituzione (legge n. 3/2001), lo Stato, in materia di istruzione, non può legiferare su aspetti che ricadono sulla legislazione concorrente Stato-Regioni. Il decreto, insomma, potrebbe correre lo stesso rischio per essere sceso nel dettaglio anziché attenersi ai principi fondamentali.

Sembra che già la Regione Friuli Venezia Giulia si prepari ad impugnare, per le stesse ragioni dell’Emilia Romagna, il decreto non appena sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Negli ambienti governativi viene comunque ostentata sicurezza sul problema, e si fa notare che il decreto è passato al vaglio della Conferenza Stato-Regioni ottenendo l’assenso con emendamenti accolti.

Per saperne di più leggi “Il decreto minuto per minuto” nella rubrica La giornata