Ocse-Pisa/4. Il grande fratello Cipollone

All’improvviso nell’atmosfera ovattata del locale di villa Falconieri (Frascati) nel quale si svolgeva la conferenza stampa, dopo le relazioni tecniche e le slides, è comparsa sullo schermo, in videoconferenza da Washington, l’immagine del presidente dell’Invalsi Piero Cipollone.

La presentazione dei materiali era finita, e i giornalisti presenti si apprestavano a fare le loro domande. Da quel momento Cipollone, che aveva seguito la conferenza stampa via audio anche se a Washington erano le cinque del mattino, ha voluto rispondere personalmente e puntualmente a tutte le domande, quasi a sottolineare pubblicamente la continuità della sua leadership al vertice dell’Istituto nazionale di valutazione.

E’ una buona notizia per l’Invalsi perché l’economista (in origine non specificamente dell’istruzione) Cipollone, prestato quattro anni fa all’Istituto di valutazione dall’ufficio studi della Banca d’Italia (che ora lo ha inviato a Washington a dirigere un importante settore della World Bank) mostra così di non voler rinunciare a quel ruolo di propulsione e ampliamento della ricerca in campo socio-educativo che gli ha consentito in pochi anni di realizzare importanti risultati, avvicinando il lavoro dell’Invalsi a quello degli Istituti nazionali di cui dispongono i Paesi con più lunga e consolidata esperienza in materia.

Lo farà da lontano, ma il suo apporto potrebbe essere determinante per non fare passi indietro. Sarà messo in condizione di dare questo apporto?