Nelle prossime rilevazioni internazionali OCSE Pisa ci saranno novità per i quindicenni di tutti i Paesi aderenti.

Le prossime rilevazioni verteranno, infatti, non solo attorno a prove matematiche e risoluzioni di problemi, ma, per la prima volta, andranno a verificare anche le conoscenze riguardanti l’educazione finanziaria.

L’attuale congiuntura economica e le problematiche connesse con i rischi di una speculazione che non sembra benevola verso i cittadini rende senza dubbio urgente e necessario dotare le giovani generazioni di conoscenze corrette riguardo alla gestione del denaro, all’uso oculato dei propri risparmi, alle trappole a volte nascoste nei contratti stipulati presso le banche, le assicurazioni o altri soggetti.

L’OCSE, in base ad un documento del 2005 concernente proposte circa principi e buone pratiche di educazione finanziaria, enuncia una serie di raccomandazioni per i compilatori delle prove ed identifica quattro aree a cui correlare le domande: denaro e transazioni; pianificazione e gestione delle finanze; rischi e compensi; scenari finanziari.

I contesti di riferimento per le competenze da indagare saranno mutuati, con gli opportuni correttivi, da quelli già definiti per analoghe rilevazioni dedicate agli adulti: istruzione e lavoro, casa e famiglia, svago e tempo libero individuale, societal.

In realtà, le ultime due cornici di riferimento avrebbero bisogno di una spiegazione più ampia.

La prima perché gli esperti dell’OCSE hanno tenuto in considerazione le modalità di svago dei giovani, spesso relative all’acquisto di beni e servizi ad uso strettamente personale; la seconda definizione, un neologismo creato ad hoc, è relativa alle particolari forme di socializzazione diffuse fra i giovani, tramite la rete internet. In particolare, si intende sottolineare come il concetto di cittadinanza e partecipazione, buono per un adulto, stia stretto ad un ragazzo che, tramite la rete, è in grado di dialogare e condividere idee e contenuti con coetanei di tutto il mondo.