Più di uno studente su 5 in Italia (21,7% rispetto al 15,3% di media nei Paesi Ocse) non riesce a raggiungere il livello di riferimento per le competenze di alfabetizzazione finanziaria e solo il 2,1% raggiunge il livello più alto nella scala Pisa rispetto a una media del 9,7% nei Paesi Ocse.
Nel complesso, continua il rapporto, gli studenti italiani ottengono risultati in materia di alfabetizzazione finanziaria inferiori a quanto ci si potrebbe aspettare in base al loro livello di competenze in lettura e matematica.
Nel migliore dei casi riconoscono la differenza tra bisogni e desideri, sono in grado di prendere decisioni semplici sulle spese quotidiane e riconoscono lo scopo di documenti finanziari della vita di ogni giorno, come ad esempio una fattura. Anche gli studenti con alte competenze di matematica non hanno però i risultati attesi in materia di alfabetizzazione finanziaria, il che suggerisce che “le principali competenze acquisite dagli studenti a scuola non includono competenze che consentirebbero loro di ottenere buoni risultati nell’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria”. Dal report emerge anche che in Italia la relazione tra lo status socioeconomico e i risultati in materia di alfabetizzazione finanziaria “è significativamente più debole rispetto alla media dell’area Ocse”, il che indica, afferma l’indagine, che il Paese “offre agli studenti opportunità di apprendimento relativamente eque”. Tuttavia è forte la differenza (86 punti) tra le regioni con i risultati migliori (Friuli Venezia Giulia e Veneto) e quelle con i risultati peggiori (Calabria).
Lo studio rileva anche che gli studenti italiani hanno meno esperienza nei prodotti e servizi finanziari rispetto agli studenti degli altri Paesi Ocse che hanno partecipato alla valutazione. Il report evidenzia anche che il 44% degli studenti italiani è titolare di un conto corrente o di una carta prepagata, contro una media del 54% dell’area Ocse, e il 49% guadagna soldi svolgendo un’attività lavorativa fuori dagli orari scolastici. Gli studenti maschi ottengono in media un punteggio leggermente più alto delle femmine in materia di alfabetizzazione finanziaria, mentre circa l’8% della variazione nelle competenze finanziarie è associata allo status socioeconomico, un tasso inferiore alla media Ocse.
L’indagine Pisa 2012 sull’alfabetizzazione finanziaria ha coinvolto 13 Paesi ed economie Ocse: Australia, Comunità fiamminga del Belgio, Estonia, Francia, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna e Usa, e 5 Paesi ed economie partner: Colombia, Croazia, Lettonia, Federazione Russa e Shangai-Cina. Il livello di alfabetizzazione finanziaria è stato valutato attraverso un test cartaceo di 60 minuti su circa 29mila studenti (7.068 in Italia).
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