Ocse, Education at a Glance 2017: la scheda dell’Italia

Il Rapporto annuale dell’Ocse Education at a Glance, presentato oggi in contemporanea in tutto il mondo, è accompagnato dalle schede nazionali di tutti i Paesi considerati del Rapporto. Riportiamo qui di seguito la sintesi che apre la scheda nazionale dell’Italia. Sull’evento torniamo con approfondimenti nelle prossime ore.

I campi di studio preferiti sono le belle arti e le discipline umanistiche, le scienze sociali, il giornalismo e l’informazione – registrando una quota complessiva del 30% tra i laureati, il tasso più alto tra i Paesi dell’OCSE – e le discipline a indirizzo scientifico (24%). 


La partecipazione alla scuola dell’infanzia (istruzione preprimaria) in Italia è tra le più elevate dei Paesi dell’OCSE con tassi d’iscrizione che raggiungono il 16% per i bambini di due anni e che superano il 90% per i bambini dai tre ai cinque anni di età. Tuttavia, in questo ciclo d’insegnamento, il livello di spesa (circa 6 500 dollari statunitensi per bambino) è inferiore alla media dell’OCSE. 


L’Italia ha un sistema d’istruzione professionale importante e si prevede che il 53% della popolazione conseguirà un diploma secondario superiore a indirizzo professionale nell’arco della propria esistenza. 


La percentuale di adulti in possesso di un titolo di studio terziario come livello più alto d’istruzione conseguita in Italia è tra i più bassi dei Paesi dell’OCSE, con solo il 18% di adulti laureati. Questi bassi livelli d’istruzione terziaria possono essere in parte dovuti a prospettive insufficienti di lavoro e a bassi ritorni finanziari in seguito al conseguimento di un titolo di studio terziario (una percentuale inferiore del 21% rispetto alla media OCSE per gli uomini e del 35% per le donne). 


Nel 2014, la spesa per studente dal ciclo primario d’istruzione al terziario era di circa 9 300 dollari statunitensi, inferiore alla media dell’OCSE. Nel 2014, la spesa pubblica complessiva per l’istruzione dal ciclo primario d’istruzione al terziario ammontava al 7,1% della spesa totale delle amministrazioni pubbliche per l’insieme dei servizi, la più bassa tra i Paesi dell’OCSE e i Paesi partner. 


Figura 1. Campi di studio dei 25-64enni con un’istruzione terziaria (2016)

ocse

Nota: le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica (le cosiddette STEM) includono le discipline di studio ISCED-F 2013 di scienze naturali, matematica e statistica; tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni; ingegneria, industria manifatturiera e costruzioni.
1. La classe di età si riferisce alla coorte dei 25-34enni.
2. Le medie OCSE ed EU22 escludono Francia e Slovenia. 
3. L’anno di riferimento è diverso dal 2016. Si veda la tabella fonte per informazioni più dettagliate.
4. I dati si riferiscono ai campi di studio della laurea di primo livello, anche per gli studenti che hanno conseguito titoli di studio superiori aggiuntivi.
I Paesi sono classificati in ordine decrescente per il campo delle discipline STEM.Fonte: OECD (2017), Tabella A1.3.

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