Occupato l’Istituto Belluzzi – Fioravanti di Bologna: pc rubati e banchi distrutti. Valditara: ‘Auspico intervento deciso e risoluto’

Computer rubati, banchi distrutti e tanto caos. Quella che all’istituto Belluzzi-Fioravanti di Bologna era nata come un’occupazione studentesca contro la riforma Valditara,  si è trasformata in un grande atto di vandalismo che ha completamente distrutto il primo piano della scuola. Sull’accaduto sta ora indagando anche la Digos e la scuola è stata resa temporaneamente inagibile per almeno la giornata dello scorso 22 aprile. Il ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che  l’USR Emilia-Romagna ha immediatamente contattato il preside del Belluzzi Fioravanti, che ha già provveduto a presentare denuncia presso il commissariato. Sono in corso operazioni di riconoscimento dei responsabili che saranno sanzionati in conformità a quanto previsto dalle leggi vigenti.

Nel corso dei miei numerosi incontri nelle scuole italiane – dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – ho avuto occasione di interloquire e confrontarmi con molti studenti seri, maturi, responsabili, impegnati e motivati nel costruire il proprio futuro attraverso lo studio. Questi, anche quando non condividono le posizioni politiche del governo, sono la stragrande maggioranza dei nostri giovani”.

Purtroppo – continua il Ministro – esiste anche una esigua minoranza che confonde il dibattito politico e l’espressione delle proprie idee con atti teppistici di devastazione delle scuole. Me ne rammarico profondamente anche perché, dopo gli incresciosi fatti di Milano a febbraio scorso, e dopo il mio intervento molto franco, non si erano più verificati episodi di devastazione delle scuole occupate. Purtroppo atti come quello di Bologna non solo ripropongono la distruzione di un bene pubblico come una scuola, ma per di più lo fanno in un momento, quello della fine dell’anno scolastico e del conto alla rovescia per la maturità, in cui il diritto allo studio e a poter frequentare proficuamente la scuola è più che mai da salvaguardare. Per tutte queste ragioni auspico un intervento deciso e risoluto da parte delle autorità preposte”.

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