Obbligo scolastico, Fedeli: ‘Portarlo fino a 18 anni’

Durante il meeting di Cl, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, riprende una vecchia proposta del Pd, quella di innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni. “Io sarei per portare l’obbligo scolastico a 18 anni – ha affermato Fedeli secondo quanto riportato dal Corriere.itperché un’economia come la nostra, che vuole davvero puntare su crescita e benessere, deve puntare sull’economia e sulla società della conoscenza così come peraltro ci viene dall’ultima Agenda Onu 2030 sottoscritta anche dall’Italia“.

L’idea rilanciata dalla Ministra riprende una proposta di legge del Pd proposta anche dalla senatrice Francesca Puglisi come emendamento alla legge di Stabilità 2013. Un’idea che fra l’altro pare abbia sempre incontrato il favore degli insegnanti.

Si dovrebbe fare – ha concluso Fedeli – una rivisitazione complessiva dei cicli scolastici da un punto di vista della qualità dei percorsi didattici interni. Se si punta su questo si deve sapere che il percorso educativo e e formativo, che non smette mai nel corso della vita, ha comunque bisogno di avere una più larga partecipazione possibile, almeno fino a 18 anni, poi per percorsi anche diversificati del liceo, degli istituti tecnici professionali. Il sapere e le nuove competenze sono elemento fondamentale. So che questo non si realizza in due giorni, ma la visione e l’attuazione è importante“.

Fedeli ha anche difeso la sperimentazione in 100 classi del diploma in quattro anni che coinvolgerà Licei e Istituti tecnici: “Mi è sembrata una scelta utile”, ma “se alla fine del percorso vedremo che è discriminante anziché inclusiva non la faremo“, ha chiarito, e si è detta “pronta a fare la battaglia” per l’aumento degli stipendi ai docenti. “Se si ritiene importante, quale in effetti è, il ruolo dei docenti e dell’insegnamento – ha spiegato – lo devi socialmente riconoscere, anche dal punto di vista retributivo“.

La ministra Fedeli, dal canto suo, al Meeting di Rimini ha parlato anche di ius soli, augurandosi un rapido via libera al provvedimento mentre a Sussidiario.net ha detto che per dare una risposta al “dramma” dei Neet si è fatto troppo poco in Italia in questi anni; ora occorre “intervenire sulla qualità formativa dei docenti”.