Nuovi fondi per l’istruzione. In Gran Bretagna

All’inizio del mese di novembre, il governo inglese aveva comunicato la propria volontà di mettere a disposizione delle famiglie economicamente più svantaggiate 140mila posti nido a rette agevolate per i piccoli di due anni di età per rendere più agevole il lavoro per le famiglie.

Proprio in questi giorni il governo ha rilanciato raddoppiando i posti a disposizione, che diventano 260mila.

Questa è  una delle decisioni prese nel campo dell’istruzione e pubblicate martedì scorso nel rendiconto dello Stato nel quale sono previsti tutti i cambiamenti  economici e sociali ritenuti necessari per far fronte alla crisi che investe non solo l’Eurozona, ma l’Europa nel suo complesso.

Fra le altre decisioni prese nel comparto dell’istruzione, investimenti per 600 milioni di sterline, quasi 700 milioni di euro, che serviranno a creare altre 100 scuole indipendenti.

Un investimento analogo andrà a favore delle aree con le più gravi problematiche sociali.

Non mancano le critiche, provenienti in particolare da associazioni scolastiche i cui rappresentanti contestano al governo la spesa di 600 milioni di sterline per 100 nuove scuole indipendenti quando si dovrebbero sostenere tante scuole già esistenti e in gravi difficoltà economiche.

I maggiori sindacati di insegnanti e dirigenti scolastici hanno espresso il timore che nascano nuovi istituti di élite in zone dove non si soffre per carenza di scuole, trascurando il sostegno ai giovani che, al termine dell’obbligo, spesso abbandonano gli studi senza un’adeguata preparazione che li aiuti ad entrare nel mondo del lavoro.