Nuove Indicazioni Nazionali, Barbacci (Cisl Scuola): ‘Consultazione di facciata. Nessuna opportunità di confronto serio’

Nuove Indicazioni Nazionali, iniziata la consultazione. Ma il questionario inviato dal Ministero dell’Istruzione alle scuole, da restituire entro il 10 aprile, ha suscitato diverse perplessità, in particolare tra i sindacati della scuola. La revisione in corso delle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo d’istruzione non convince, e la Cisl Scuola, in particolare, ha espresso forti preoccupazioni in merito al metodo utilizzato per coinvolgere la comunità scolastica Secondo quanto denunciato dalla segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, il processo di consultazione avrebbe il sapore di un’iniziativa “di facciata”. Questo, afferma la sindacalista, richiama quanto avvenne già nel 2014/15 con l’approvazione della Legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola”, quando vennero sollevate simili critiche sul coinvolgimento della scuola nelle decisioni che la riguardano. La preoccupazione principale, in questo caso, è che il questionario, pur essendo presentato come uno strumento di partecipazione, in realtà non lasci spazio per un vero contributo.

“Ancora una volta – come già accadde nel 2014/15 con la Legge 107 – l’impressione è quella di una consultazione di facciata, priva in realtà di alcuna reale incidenza sugli esiti del lavoro in via di svolgimento”, ha dichiarato Barbacci. Secondo la Cisl Scuola, il formato del questionario non consente di esprimere osservazioni sostanziali, limitandosi a raccogliere “vaghi suggerimenti” che non influiranno sui contenuti finali delle Indicazioni. In particolare, i quesiti riguardanti l’impianto delle discipline sono visti come una sorta di check list, dove le opzioni di risposta sono simili tra loro e non offrono possibilità di un vero confronto.

La sindacalista ha anche sottolineato che il limite di 250 caratteri concessi per le osservazioni, in un testo di ben 150 pagine, è insufficiente e rende difficile qualsiasi commento approfondito. “Si configura come una vera e propria mission impossible”, ha affermato Barbacci, criticando l’approccio che potrebbe ridurre la discussione a un semplice esercizio formale, piuttosto che a un’opportunità di confronto serio e costruttivo.

La preoccupazione della Cisl Scuola, inoltre, è che questa metodologia non favorisca un dialogo ampio e inclusivo, ma possa invece esasperare la già evidente divisione ideologica sulla scuola, trasformando le Indicazioni Nazionali in un terreno di scontro politico. Barbacci ha richiamato l’importanza di una consultazione che promuova una discussione trasparente e che non imponga “una propria, sempre opinabile, visione del mondo e della scuola“. Secondo la Cisl Scuola, le Indicazioni Nazionali dovrebbero essere il risultato di un dialogo che coinvolga tutte le componenti del sistema scolastico, al fine di raggiungere esiti condivisi.

Un altro aspetto messo in evidenza dalla segretaria generale riguarda la modalità di lavoro utilizzata per le Indicazioni del 2012, redatte durante il governo di centro-sinistra e successivamente portate avanti da un governo di centro-destra senza che il processo di revisione subisse modifiche significative. Questo approccio, evidenzia Barbacci, ha permesso un confronto reale che ha prodotto un documento ampiamente apprezzato dalla comunità scolastica. “Il percorso verso le Indicazioni del 2012 (…) diede vita a un confronto realmente coinvolgente“, ha spiegato, sottolineando come la condivisione tra le diverse parti politiche e sociali abbia portato a un testo che è stato ben accolto.

Per la Cisl Scuola, la partecipazione e il confronto devono essere al centro dei processi di innovazione scolastica, e un questionario formulato in questo modo non aiuta a promuovere il dialogo. “Non riconosce, come sarebbe doveroso, il protagonismo del mondo della scuola nei processi di innovazione“, ha concluso Ivana Barbacci, ribadendo l’importanza di un coinvolgimento più profondo e autentico di docenti, dirigenti e famiglie nelle scelte che riguardano l’educazione.

Tuttoscuola e la Fondazione Agnelli hanno deciso di offrire congiuntamente un momento di incontro e riflessione al massimo livello, mettendo attorno a un tavolo il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIM Carmela Palumbo, la Coordinatrice scientifica della Commissione che ha redatto il nuovo testo Loredana Perla, il Coordinatore della Commissione incaricata della stesura delle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” attualmente in vigore Italo Fiorin. Interverranno il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto e il direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra.

Ne discuteranno in un webinar giovedì 27 marzo 2025 alle ore 17Iscrizione gratuita da qui.

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