Nuove figure professionali per gli anticipi nell’infanzia

La vertenza dell’art. 43 del CCNL, che dovrebbe dare le prime risposte contrattuali su alcuni aspetti della riforma, riguarderà, oltre al docente tutor per la scuola elementare e la scuola media, anche le nuove figure professionali e le modalità organizzative da adottare in presenza di bambini accolti in anticipo nella scuola dell’infanzia.
La fase negoziale assume rilevanza per il fatto che il ministero dell’Istruzione, con la circolare n. 29/2004 di attuazione del decreto legislativo sulla riforma, ha previsto che “solo a conclusione della citata fase sarà possibile attivare, in maniera graduale e sperimentale, la pratica degli anticipi“.
Senza accordi, dunque, non vi saranno a settembre ammissioni anticipate (anche se sembra che varie scuole, avendo posti disponibili, hanno comunque già accolto iscrizioni di anticipatari) e potrebbe quindi verificarsi una protesta delle famiglie che da mesi sono in attesa di risposta.
L’attesa non vi sarà invece per le scuole paritarie che possono dare attuazione alla norma degli anticipi verso i nati a tutto il 28 febbraio, senza attendere verifiche contrattuali.
Nella nota per l’apertura del negoziato, il ministro sottolinea che la previsione “è suscettibile di determinare l’esigenza di istituire appositi profili professionali del personale scolastico sopra indicato e, comunque, destinato ad incidere sulla declaratoria delle funzioni già regolate dal contratto, … su modelli e soluzioni organizzative del lavoro, con conseguenti riflessi anche sugli aspetti retributivi…”.
Aggiunge inoltre la nota che la definizione della questione incontra un limite invalicabile nelle risorse disponibili. Il riferimento non è stato gradito dalle organizzazioni sindacali che puntano ad avere qualcosa di più.