Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Novara prova a distribuire i bambini stranieri sul territorio

Ieri l’attenzione della politica era stata attirata dai 7 alunni italiani su 38 nella scuola comunale di Luzzara, in Provincia di Reggio Emilia (si veda la nostra notizia di ieri). Oggi salta all’onore delle cronache il caso della scuola dell’infanzia “Sulas”, situata nel popolare quartiere di Sant’Agabio, a Novara, dove, in quest’anno scolastico 2008-2009, si sono iscritti 81 alunni con genitori di origine straniera su 100 complessivi.

L’assessore comunale all’istruzione, Raimondo Giuliano, ha commentato negativamente l’episodio: “La ‘Sulas’ è ormai un esempio di scuola per stranieri; questo non deve accadere, perché noi dobbiamo favorire al massimo l’integrazione dei bambini, che può accadere soltanto se vengono inseriti in una classe dove la maggioranza parla italiano”.

Per risolvere il problema, Giuliano ha convocato i dirigenti scolastici di tutti i circoli didattici novaresi, proponendo di distribuire in modo omogeneo gli stranieri nelle scuole della città, mettendo anche a disposizione degli scuolabus per il trasporto.

Tra le differenti usanze cui il personale della scuola deve far fronte il problema maggiore, dopo quello della lingua, sono i pasti. Sono stati predisposti tre tipi di menù: uno tradizionale, uno senza carne di maiale e uno senza alcun tipo di carne, perché le famiglie islamiche più ortodosse, che sono una ventina, non consumano la carne macellata secondo il metodo occidentale.

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