Non rinviare la prova di selezione per il concorso a dirigente

 

 Tra i candidati al concorso per dirigente scolastico, per quanto riguarda la prova di preselezione, ci sono sentimenti opposti circa la conferma della data del 5 ottobre o il suo eventuale rinvio.

 

Tra le voci non confermate che circolano nei vari forum c’è anche quella secondo cui la data della preselezione per Dirigenti Scolastici potrebbe essere posticipata dal 5 ottobre al 12 ottobre o addirittura al 17 ottobre. Sono soltanto voci, frutto di speranze o di timori ma anche di difficoltà organizzative.

Noi ci auguriamo l’infondatezza del rinvio, perché così la preselezione rischierebbe di trasformarsi in una corsa alla memorizzazione da tecnica memo. Migliaia di candidati che hanno frequentato master importanti, fatto corsi presso Enti accreditati, acquisito con mesi o anni di studio importanti competenze pedagogiche, giuridiche e amministrative passerebbero il test insieme agli ultimi arrivati, sprovvisti della minima competenza, ma magari dotati di una memoria di ferro.

Con 45 giorni di ginnastica mnemonica, candidati a zero dal punto di vista giuridico, pedagogico, amministrativo potrebbero superare tranquillamente il test: con un banale sforzo di associazione per parole chiave o per conversione con tecniche di memorizzazione. Ci hanno segnalato che questo sta succedendo in tante scuole: candidati che ignorano perfino l’esistenza del Regolamento dell’autonomia avrebbero già memorizzato centinaia di item, senza comprenderne il contenuto. Sarebbe un danno per la procedura concorsuale e uno smacco per chi ha studiato tanto.

Banali refusi, non siano il pretesto per distruggere la serietà del più importante concorso della scuola dell’ultimo ventennio. Inoltre spostare il baricentro della selezione su scritti gremiti di candidati, creerebbe scarsa trasparenza e minori garanzie di imparzialità.

Non posticipare la data di preselezione insomma farebbe bene alla credibilità del concorso.