Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Non egoismi, ma leggi per i bambini di un’Italia multietnica e multireligiosa

Arriva dagli insegnanti cattolici ebrei e musulmani un appello all’accoglienza e un allarme per la difesa del diritto allo studio di tutti i bambini dell’Italia multienica e multireligiosa. L’occasione è stata una tavola rotonda, ospitata a Roma dal centro di cultura ebraica “Il Pitigliani” e promossa da Dialogue, una onlus nata per “contrastare qualsiasi forma di discriminazione”.

Bisogna lavorare soprattutto sulla valorizzazione degli aspetti migliori di questa società“, ha detto la presidente Eva Ruth Palmieri “capita troppo spesso che siano solo le cattive notizie a farsi spazio“. Punto di partenza dell’incontro sono state così le testimonianze di bambini ebrei, cattolici e musulmani di Roma raccolte nel libro di Gualtiero Peirce “Il Signore è grande e non si può disegnare, perché nel foglio non ci sta“.

Non vogliamo egoismi, ma leggi” ha detto Franca Coen ex insegnante della scuola ebraica di Roma ed ex assessore alle politiche della multienticità della capitale “bisogna adeguare il paese ai suoi nuovi cittadini a partire dalla scuola“.

C’é una spiritualità dell’incontro umano che va difesa” ha aggiunto Adnane Mokrani, docente di studi islamici all’Università Pontificia di Roma “l’odio è contro natura e di questo i bambini sono una prova meravigliosa. La scuola statale e laica é il principale strumento per l’integrazione”. “Ci sono cose semplici, ma non banali che ci accomunano tutti” ha continuato Marina Zola del Movimento Focolari “come la semplicità dell’idea di famiglia. Un valore che non consente discriminazioni“. “È in pericolo la società della convivenza, messa in crisi da proposte quotidiane di banalizzazione e di allarme” ha denunciato Paolo Ciani, della Comunità di Sant’Egidio “Ma è nella scuola che si può costruire una pace sociale preventiva“.

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