Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

No smoking. Comincia a sei anni la formazione preventiva contro il fumo

In un servizio del Corriere, oggi in edicola, viene dedicato ampio spazio all’applicazione di una direttiva dell’Unione Europea per le azioni di prevenzione contro il fumo, con particolare attenzione al ricorso (suggerito dall’UE) alle immagini choc sui pacchetti di sigarette per convincere chi fuma a smettere.

L’Unione ha selezionato 42 immagini choc per la campagna antifumo sui pacchetti delle sigarette. È in questa ampia rosa di immagini che i Paesi possono scegliere quale stampare.

Diversi Paesi dell’unione hanno già adottato questa misura antifumo stampando sui pacchetti di sigarette immagini di polmoni devastati dal cancro, denti corrosi e anneriti, un tumore che ha reso irriconoscibile la gola, e via choccando.

In Italia il numero dei fumatori è passato da 11 a 13 milioni, ma nella campagna di autunno per la prevenzione – ha fatto sapere il vice ministro Fazio – non è certo che verranno inserite immagini choc, mentre è quasi certo che si tenti un’azione di formazione sui ragazzi.

Si vorrebbe “immunizzare” la fascia di età compresa tra i 4 e gli 8 anni per agire poi sugli adolescenti (11-14 anni) per metterli in grado di respingere con maggiore consapevolezza l’insidia del fumo e dello spinello.

Secondo Silvia Vegetti Finzi, per educare all’idea del “Io non farò mai” occorre “un atteggiamento morale e, come afferma la psicoanalisi, una funzione superegale. Una acquisizione che accade di solito verso i sei anni, durante la scuola di base, quando inizia l’educazione sociale vera e propria.

Dopo quell’età potrebbe tardiva o meno efficace l’educazione a non fare.

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