Niente più bibite zuccherate a scuola, azienda ‘soft drink’ dice basta

No a Coca Cola, aranciata e bibite zuccherate nelle scuole per gli adolescenti: l’industria europea dei soft drinks, rappresentata da Unesda, ha annunciato che cesserà volontariamente di vendere bevande negli istituti secondari di tutta l’Unione Europea.

Questa decisione, si legge in una nota, “conferma l’impegno, da parte delle industrie del settore, di portare avanti politiche di marketing responsabili verso i bambini e gli adolescenti e di aggiungere un altro tassello a una policy del 2006, che ha introdotto specifiche limitazioni alle forme di promozione e pubblicità nei canali diretti a bambini sotto i 12 anni e di non vendere bibite nella scuola primaria (anche tramite distributori automatici)”.

”Un buona notizia per l’inizio delle scuole in un Paese come l’Italia dove il 20% dei genitori dichiara che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 36% consuma ogni giorno bevande zuccherate” afferma la Coldiretti nel commentare l’iniziativa dell’industria europea dei soft drink. “Una svolta necessaria che – sottolinea la Coldiretti – va sostenuta ed estesa a livello nazionale dove più di un bambino su cinque (21,3%) è in eccesso di peso e quasi uno su dieci (9,3%) che è addirittura obeso” secondo l’ultimo Rapporto “Okkio alla salute” realizzato tra i 6 e i 10 anni.

”Va incoraggiata – prosegue la Coldiretti – la recente inversione di tendenza che ha portato i piccoli in eccesso ponderale a passare complessivamente dal 35,2% al 30,6% in meno di dieci anni, ovvero circa il 5% in meno. Il fatto che l’Italia sia nella classifica dei peggiori Paesi europei per obesità infantile, secondo Childhood Obesity Surveillance Initiative della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità, dimostra – secondo Coldiretti – la necessita’ di continuare ad investire sull’educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutari anche con l’uso delle nuove tecnologie. Un risultato che – continua la Coldiretti – può essere sostenuto con l’aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute di origine nazionale senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa”.

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