Nelle superiori il recupero non si fa o si paga

Skuola.net ha chiesto a circa 3000 ragazzi tra i 14 e i 19 anni se nelle loro scuole siano stati organizzati corsi di recupero in seguito alle pagelle di metà anno, e quasi 2 su 5, il 37%, hanno dichiarato che ciò non è successo.

Secondo gli estensori dell’indagine, poiché i corsi di recupero hanno un costo, e non tutti gli istituti hanno la possibilità di far fronte a questa spesa, a volte, si chiede denaro alle famiglie.

Quando i corsi di recupero ci sono, infatti, in 1 caso su 10 sono a pagamento.

Soltanto il 18% dei ragazzi interpellati sostiene che nella propria scuola esiste la possibilità di frequentare corsi di recupero per tutte le materie, mentre la maggior parte, circa il 45%, vive una situazione di compromesso: corsi di recupero si, ma solo per alcune delle materie dell’offerta formativa.

Difficile quindi per le scuole assistere gli studenti che devono recuperare le insufficienze, tanto che la soluzione in alcuni casi è chiedere appunto un contributo ai genitori.

Ma quanto costa? Il costo per ogni corso scende sotto i 50 euro nel 70% dei casi, mentre circa il 20% degli studenti dichiara che nel suo istituto si pagano tra i 50 e i 100 euro a corso. Per il 10% dei casi, invece, il prezzo supera i 100 euro.

Skuola.net si è chiesta cosa succede quanto il corso di recupero non c’è ma vi sono comunque insufficienze da recuperare. Circa un terzo dei ragazzi (cioè le loro famiglie) metterà mano al portafoglio e ricorrerà alle ripetizioni private, mentre circa il 20% cercherà di contare sulla generosità di amici, parenti e conoscenti per un aiuto gratuito.

Infine, la metà degli studenti – conclude l’indagine – si metterà sui libri cercando, in tutta solitudine, di colmare le proprie lacune tramite uno studio matto e disperatissimo. Sempre provando a non accumularne altre mentre gli insegnanti, inevitabilmente, porteranno avanti il programma del secondo quadrimestre.