Nel 2003 vi fu il trionfo delle liste Cgil. Si replicherà?

Nel 2000 la Cgil-scuola, alla prima elezione delle Rappresentanze unitarie della scuola, fece centro con oltre 231 mila voti che le valsero il 26,6% dei suffragi, superando la Cisl-scuola che i favori del pronostico davano come vincente, visto che, quanto ad iscritti, risultava essere nella scuola il sindacato maggioritario.
Quella fu anche l’affermazione complessiva dei sindacati confederali che insieme raccolsero 488 mila voti, superando il 60% dei consensi complessivi.
Tre anni dopo, nel 2003, la Cgil-scuola, raccogliendo anche i frutti di una politica di netto contrasto alla linea riformatrice della Moratti, fece il bis con un esito ancora più convincente, passando al 32,5% di voti, con un incremento percentuale di quasi 6 punti rispetto a tre anni prima.
La Cisl-scuola tenne la posizione con un incremento percentuale di mezzo punto; la Uil-scuola fece ancora meglio, aumentando i consensi di oltre un punto percentuale, cosicché i sindacati confederali, nell’insieme, andarono oltre il 68% di voti.
A perdere consensi in quel rinnovo RSU del 2003 fu lo Snals (1,6% di voti in meno) e, soprattutto, la Gilda che, con il 6,2% di consensi, non era riuscita a bissare il grande successo del 2000, quando superò l’11% dei voti. Anche i Cobas, che nella elezione del 2000 avevano sfiorato il 6% di suffragi, nel voto del 2003 persero quasi il 2% di consensi.
È prevedibile che questa volta i sindacati confederali della scuola superino tranquillamente il 70% dei consensi, perché accanto ad una Flc-Cgil in continua ascesa, vi è una Cisl-scuola tonificata dal buon esito delle elezioni dell’Enam del gennaio scorso, ed una Uil-scuola in graduale crescita.