Nei prossimi anni continuerà l’emorragia di studenti nelle scuole meridionali

Il decremento di alunni per calo di natalità registrato in questi anni nelle scuole meridionali è destinato a continuare per almeno altri cinque anni, tenendo conto delle nascite già avvenute.

 

L’Istat ha pubblicato nelle settimane scorse i dati sul bilancio demografico del Paese, riportando per ogni regione italiana l’andamento delle nascite dal 1992 al 2004: un arco di tempo che comprende la popolazione scolastica attuale della fascia dell’obbligo (primaria e secondaria di I grado) e quella che sarà secolarizzata nei prossimi sei anni.

 

Tra tre anni, cioè nell’anno scolastico 2008-2009, in base ai dati Istat, nella ex-scuola media vi sarà in Italia un decremento di oltre 63 mila  studenti, pari al 3,9%, compensato, due anni dopo (nel 2010-2011) da un leggero aumento di circa 7 mila unità.

 

Ma nelle scuole del Sud e delle Isole la flessione sarà ancora più accentuata, perché in Sicilia e in Sardegna complessivamente tra un triennio vi sarà un calo di studenti della secondaria di I grado del 10,4%, mentre nelle regioni del Sud la flessione sarà dell’8,4%. Non andrà meglio due anni dopo (nel 2010-2011), perché vi sarà mediamente per tutte le regioni meridionali un ulteriore calo del 3,5-3,6%, con la Calabria che avrà tra tre anni un calo del 12,3% e due anni dopo di un altro 6%.

 

  Variazione studenti scuola secondaria I grado nel prossimo quinquennio

Area

geografica

Variazione

2005/06 –  2008/09

Variazione

2008/09 –  2010/11

Nord Ovest

7.188

2,0%

12.451

3,4%

Nord Est

7.820

3,5%

11.882

5,1%

Centro

– 9.175

– 3,3%

7.585

2,8%

Sud

– 43.952

– 8,4%

– 17.321

– 3,6%

Isole

– 25.050

– 10,4%

– 7.650

– 3,5%

ITALIA

– 63.169

– 3,9%

6.947

0,4%

Elaborazione Tuttoscuola su dati Istat 2005

 

Nella scuola primaria il decremento sarà meno forte ma comunque consistente (e in futuro inciderà nuovamente sulla secondaria di I grado).

 

Tra un triennio, a fronte di un leggero aumento di alunni in Italia per effetto dell’aumento delle nascite degli anni scorsi, vi sarà nelle scuole primarie meridionali una flessione del 5%, corrispondente a un calo di oltre 62 mila unità, seguito, due anni dopo, da un ulteriore diminuzione di circa 35.500 alunni, pari al decremento del 2,4%.  

 

Tutt’altra musica invece al Nord, dove, secondo i dati dell’Istat, tra tre anni vi saranno nelle ex-scuole medie 15 mila alunni più di oggi, e, due anni dopo, altri 24 mila in più.

 

Nelle primarie tra tre anni al Nord vi saranno 58 mila alunni in più, grazie all’incremento di nascite di questi ultimi anni. Due anni dopo ve ne saranno quasi altri 44 mila in più.

 

Al Centro, soprattutto nelle scuole primarie, l’andamento è positivo: 16 alunni in più tra tre anni e altri 16 mila due anni dopo.

 

                Variazione alunni scuola primaria nel prossimo quinquennio

Area

geografica

Variazione

2005/06 –  2008/09

Variazione

2008/09 –  2010/11

Nord Ovest

28.008

4,5%

22.899

3,5%

Nord Est

29.751

7,5%

20.982

4,9%

Centro

16.346

3,5%

16.053

3,4%

Sud

– 42.976

– 5,5%

– 18.329

– 2,5%

Isole

– 19.292

– 5,5%

– 7.162

– 2,1%

ITALIA

11.837

0,5%

34.443

1,3%

Elaborazione Tuttoscuola su dati Istat 2005