Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Nasce tra i banchi il piacere di leggere?

La lettura come piacere e non soltanto come dovere. È un traguardo necessario che la scuola si deve prefiggere, soprattutto in un Paese dove, una volta terminati gli studi, in tanti non aprono più un libro. Una disaffezione confermata dai dati: secondo l’Istat nel 2005 il 54,9% della popolazione ha dichiarato di non aver letto alcun libro nel tempo libero e la percentuale sale al 67,1% nel Meridione. Lo scrive il sito web de La Stampa di Torino in questi giorni.

“Il ruolo della scuola secondaria di primo grado (le “medie”) è essenziale perché lo studente impari a leggere «con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo» e cominci a «manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari», sui quali scambiare opinioni con compagni e con insegnanti. Le Indicazioni nazionali messe a punto dal ministro Fioroni offrono una cornice dentro la quale gli insegnanti dovranno organizzare diversi percorsi didattici e prendono spunto dal documento di base «Cultura, scuola, persona» presentato dal ministro lo scorso aprile, nel quale si considerava «decisiva» una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.

Se al termine della scuola dell’infanzia, i piccoli devono saper porre già domande sui temi esistenziali e religiosi e conoscere le differenze sessuali, al giro di boa della secondaria di primo grado (ex medie) il ragazzo dovrà anche, nello studiare Arte, saper riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio (ed essere sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione) e, sul fronte dell’attività motoria, saper seguire un corretto regime alimentare.

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