Napolitano: aprire il cantiere delle riforme istituzionali

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ancora una volta ha richiamato l’esigenza di procedere, sia pure con equilibrio, nell’azione riformatrice, sollecitando il mondo politico a mettere da parte lo “scetticismo” e uscire dal tunnel di “troppe esperienze tentate ed abortite” in tema di riforma degli assetti costituzionali.
La condizione per rimettere in cammino il “cantiere” dell’ingegneria costituzionale – continua il Capo dello Stato – è l’identificazione di temi “sui quali possa esserci una reale, ampia convergenza” delle forze politiche.
E’ importante ricordare che la Corte Costituzionale ha messo in evidenza il principio della continuità normativa per il quale le norme statali continuano a vivere, nonostante il mutato assetto costituzionale, fino a quando non vengono adottate leggi regionali conformi al nuovo riparto di competenze.
La giurisprudenza costituzionale ha affermato anche il principio della continuità istituzionale in funzione di conservazione degli apparati amministrativi, con richiamo sistematico ai decreti Bassanini che hanno, prima della riforma costituzionale del Titolo V, riorganizzato funzioni e uffici della pubblica amministrazione.
Come è stato da più parti rilevato la costruzione di un sistema istituzionale con una pluralità di livelli decisionali non può ragionevolmente giocarsi sul piano giurisprudenziale ma necessita di luoghi e procedure di collaborazione che spetta alla politica individuare e concretizzare.
Il luogo primario di questo confronto è il Parlamento, ma possono rivelarsi utili anche altre iniziative da parte delle Regioni.