Mobilità e chiamata diretta, i Dirigenti Scolastici diventano solo esecutori di decisioni altrui

Firmato stanotte, a cavallo tra l’11 e il 12 aprile, il contratto integrativo riguardante la mobilità del personale scolastico. Cisl Scuola, Uil Scuola, Flc Cgil e Snals Confsal si dicono soddisfatti dell’accordo raggiunto, ma per quanto riguarda la chiamata diretta?

Chiamata diretta, ecco come funziona 

I sindacati – Gilda in particolare – avrebbero voluto svuotare o addirittura cancellare la chiamata diretta dei docenti dall’ambito da parte del dirigente scolastico. Allora hanno cercato di imporre una graduatoria che avrebbe tolto potere di chiamata e alla fine si sono accontentati di ottenere che i criteri della chiamata li decida il collegio dei docenti. Meglio che niente.

Chiamata diretta, il ruolo dei Dirigenti Scolastici

A non essere soddisfatti di questa decisione saranno i Dirigenti Scolastici che diventano esecutori di decisioni altrui mantenendo, comunque, la responsabilità delle chiamate. Tanto più che i Dirigenti in questo momento sono coinvolti nella valutazione delle loro attività d’istituto con un gravoso supplemento di obblighi burocratici (portfolio in primis).

Ancora presidi – sceriffi?

Intanto le risorse del FUN, il Fondo Unico Nazionale per compensare le specifiche attività istituzionali e gli impegni connessi, viene ridotto.
C’è ancora qualcuno che li chiama sceriffi?