Mobilità all’estero, Uil Scuola: ‘Disapplicare disposizioni legislative che contrastano con il CCNL’

La Corte Costituzionale, con la sentenza n 145 del 13.06.2022, ha integralmente accolto la tesi sostenuta anche dall’Ufficio Legale Uil Scuola Rua, riconoscendo la natura pattizia della mobilità professionale per la destinazione del personale della scuola all’estero.

Le varie sentenze hanno ribadito quanto contenuto nella Legge 124/2015, che, in merito all’efficacia della contrattazione collettiva, ha introdotto il principio secondo il quale “eventuali disposizioni di legge che introducono discipline dei rapporti di lavoro […] possono essere derogate nelle materie affidate alla contrattazione collettiva ai sensi dell’art. 40, comma 1, e nel rispetto dei principi stabiliti dal presente decreto, da successivi contratti o accordo collettivi nazionali e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili”.

Per la Uil Scuola, dunque, vanno definite adeguate soluzioni sul piano pattizio alle attuali gravi problematiche in materia di mobilità professionale e di rapporto di lavoro del personale scolastico destinato all’estero.

Per richiedere dunque l’apertura del tavolo di trattativa contrattuale per la definizione della sequenza relativa al personale docente e Ata in servizio nelle scuole italiane all’estero, la Uil Scuola invia la seguente lettera ai ministeri competenti:

“Come è noto, tra le materie, che devono essere oggetto della trattativa del rinnovo della parte normativa del CCNL, è la sezione relativa alla mobilità professionale del personale destinato alle scuole italiane all’estero, (art.100-126 – Capo X CCNL scuola 2006/9), la cui vigenza è ribadita ai sensi dell’art. 1 comma 10 del CCNL Istruzione Ricerca del 19 aprile 2018. Da tre anni siamo in attesa dell’ avvio della sequenza contrattuale per la mobilità professionale per le scuole italiane all’estero, richiesta congiuntamente dall’Aran e dalle scriventi OO.SS. scuola, al termine della procedura di interpretazione autentica dell’art. 1 comma 10 del CCNL scuola, in merito all’applicazione delle norme sul rapporto di lavoro per il personale scolastico in servizio presso le istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero. Dopo l’entrata in vigore del dlgs 64 del 13 aprile 2017, previsto dalla L. 107/2015 e la richiesta di interpretazione autentica, l’Aran ha ribadito nella dichiarazione congiunta, del 9 maggio 2019, la natura pattizia della materia inerente la mobilità professionale all’estero e il comune impegno a realizzare con la massima urgenza una specifica sequenza contrattuale per il personale della scuola all’estero. Siamo convinti che la necessità di definire adeguate soluzioni sul piano pattizio alle attuali gravi problematiche in materia di mobilità professionale e di rapporto di lavoro del personale scolastico destinato all’estero sia pienamente condivisa dagli on. li Ministri, e posta al più presto all’ attenzione della istituenda Cabina di Regia interministeriale per l’attrattività e l’internazionalizzazione del modello formativo italiano la cui creazione è stata annunciata nel corso delle recenti Giornate dedicate al Sistema della Formazione italiana nel mondo”.

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