Mobilità, Gilda: dov’e’ finita l’ordinanza? ritardo inaccettabile

“Sull’ordinanza relativa alla mobilità stiamo assistendo all’ennesimo caso di ‘giallo all’italiana’: in quale meandro ministeriale si è arenata? Perché non è ancora stata pubblicata?

Tra vecchi e nuovi assunti, sono circa 250mila i docenti con il fiato sospeso in attesa di sapere come e dove prenderanno servizio dal primo settembre. I tempi stringono e il rischio, di giorno in giorno sempre più concreto, è che l’inizio del prossimo anno scolastico sia ancora più caotico”.

È quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

Il contratto integrativo sulla mobilità degli insegnanti ha avuto, come si sa, una tibolata definizione a causa soprattutto delle modifiche normative introdotte dalla legge 107/15. Conseguentemente la relativa ordinanza ministeriale sui trasferimenti ha comportato una pubblicazione in tempi avanzati. 

Ma a tutt’oggi quell’ordinanza non è stata ancora emanata.

Protesta vibratamente il sindacato Gilda che, a suo tempo, era stato molto critico su taluni aspetti dell’intesa con il Miur che si andava definendo.

“Si tratta di un grave e inaccettabile ritardo perché siamo ormai ad aprile e, considerata la complessità delle operazioni, tutta la macchina organizzativa subirà pesanti ricadute: il sistema informatico si ingolferà, rallentando ulteriormente le procedure, e gli uffici scolastici regionali e le segreterie delle scuole saranno costretti a enormi carichi di lavoro durante l’estate.

Ecco perché la Gilda degli Insegnanti aveva proposto di rinviare di un anno l’applicazione delle nuove regole sulla mobilità dettate dalla legge 107/2015.

Ma purtroppo – conclude Di Meglio – non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e a farne le spese saranno, come al solito, i docenti e gli studenti che vivono ogni giorno la realtà della scuola italiana”.