Mille candidati sardi nei concorsi sul Continente per i posti aggregati

Se le aggregazioni di quote esigue di posti semplificano il lavoro degli uffici Scolastici che, cedendo posti alle regioni limitrofe, avranno meno Commissioni di concorso da costituire, per contro le regioni riceventi avranno un maggior carico di lavoro per ospitare candidati esterni e per costituire un maggior numero di commissioni.

Ma c’è anche un risvolto poco gradevole per i candidati interessati a quei posti aggregati ad altre regioni più o meno limitrofe.

Due candidati sardi su tre dovranno andare in Continente a sostenere le prove scritte e orali. Quasi tutti i candidati molisani dovranno andare in altre Regioni, per inseguire i 311 posti messi a concorso in Molise.

Le aggregazioni delle sedi di concorso consentiranno un risparmio per lo Stato di 4 milioni di euro, mentre i costi di trasferta saranno a carico dei candidati, che devono anche pagare 10 euro per diritti di segreteria per ogni procedura concorsuale per la quale il candidato intende presentare la domanda di partecipazione..

Come detto, stimando che il rapporto nazionale tra il numero dei candidati attesi (circa 200 mila) e i posti a concorso (63.712), pari a 3 candidati per ogni posto, valga anche per i 2.923 posti aggregati, si può stimare che per i posti aggregati fuori regione concorrano 9-10 mila candidati (tra cui circa mille sardi). Che dovranno girare l’Italia per sostenere le prove scritte e orali, con spese ovviamente a loro carico. Sperando di superare il concorso e conseguire l’agognata cattedra, possibilmente nella propria regione.