Dall’anno prossimo la scuola primaria statale ‘Lombardo Radice’ di Milano, zona San Siro, una delle più multietniche d’Italia con i suoi 80 alunni stranieri su 93 (di sedici nazionalità diverse) non avrà più una classe prima.
A maggio una coalizione trasversale di forze (Pd-cattolici-Lega) aveva chiesto una deroga alla legge che fissa un tetto del 30% ai non italiani in classe, ma le autorità scolastiche di Milano hanno ribadito il diniego anche perché la nuova prima classe, se costituita, sarebbe stata composta tutta esclusivamente da stranieri. I bambini saranno perciò ridistribuiti tra le scuole primarie più vicine.
Verrebbe così meno, nel giro di pochi anni, una delle esperienze di integrazione a giudizio di molti più riuscite nel territorio di Milano. I genitori però non si rassegnano e annunciano che ricorreranno alla magistratura.
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