Mezzogiorno, il governo punta sulla formazione

Il Piano Sud approvato dal Consiglio dei Ministri riserva un’attenzione particolare alla scuola e alla ricerca. Sono stati stanziati 12,5 miliardi di euro in questi due settori. Lo sviluppo della ricerca ed il potenziamento del sistema scolastico sono i due elementi principali per il rilancio del Mezzogiorno e per la riduzione del divario con le altre Regioni.

Scuola e ricerca – ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini – sono la base per la crescita dei giovani e per il loro futuro. Investire in questi settori strategici consentirà di combattere la dispersione scolastica e favorirà un collegamento più forte con il mondo del lavoro, superando la condizione di molti giovani che non studiano e non hanno un impiego. Il Piano Sud varato oggi ha esattamente questo obiettivo e concretizza un preciso impegno politico che il governo ha assunto nei confronti di tutti gli italiani, mettendo tra le priorità la formazione dei giovani del Sud“.

Potenziamento del sistema scolastico: costruzione di una scuola modello in ogni Provincia del Mezzogiorno – un edificio all’avanguardia dal punto di vista architettonico e del risparmio energetico, dotato di strumenti didattici innovativi; ammodernamento dei plessi scolastici, con precedenza a quelli del I e II ciclo, anche attraverso il completamento dei laboratori didattici e delle strutture informatiche; assegnazione di borse di studio agli studenti meritevoli; miglioramento della qualità della didattica grazie ai nuovi meccanismi di valutazione degli istituti e dei docenti introdotti in via sperimentale, con la collaborazione dell’Invalsi e dell’Ansas; programma di inserimento nel mondo del lavoro attraverso percorsi di apprendistato tecnico e professionale per i giovani in possesso della licenza media.