È iniziato ieri alla Camera l’esame del disegno di legge di riforma delle norme in materia di cittadinanza. Il testo in discussione è un testo unificato messo a punto dalla Commissione affari costituzionali che prevede che sia possibile ottenere la cittadinanza italiana dopo 10 anni di permanenza ininterrotta in Italia e dopo la frequenza di un corso annuale finalizzato all’approfondimento della storia e della cultura italiana ed europea, dell’educazione civica e dei principi della Costituzione italiana.

Tra le disposizioni previste dal ddl per acquisire la cittadinanza italiana ve ne è una che riguarda gli stranieri nati in Italia, cosiddetti di seconda generazione.

Questi potranno acquisire la cittadinanza italiana al compimento della maggior età, dopo aver frequentato regolarmente le scuole italiane fino all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.

Nascono in Italia negli ultimi anni 65-68 mila bambini non italiani.

Attualmente gli stranieri di seconda generazione sono circa mezzo milione. Nel 2020 metà di loro potrà diventare cittadino italiano a tutti gli effetti.