Merito, la Rete degli studenti il 9 giugno darà la pagella a Profumo

Mentre il ministro Profumo parla di merito, la scuola italiana cade a pezzi, il peso di 8 miliardi di euro di tagli continua a farsi sentire, i costi per accedere all’istruzione sono sempre più alti e sempre più numerosi sono gli studenti che abbandonano la scuola, soprattutto al sud“. Così Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi, che aggiunge: “Il ministro Profumo ci dice che il ddl merito è soltanto una parte del progetto complessivo di riforma della scuola che ha in mente. Non siamo per nulla confortati da queste dichiarazioni, non è più tempo di promesse“.

Dopo mesi di dialogo col ministro non è questo il provvedimento che crediamo serva alla scuola pubblica italiana“, prosegue la Rete degli studenti: “L’idea di una scuola sempre più selettiva, che non si occupa di aiutare i più deboli, soprattutto in un momento di crisi in cui crescono le diseguaglianze e in cui le condizioni di partenza degli studenti pesano sempre più nel percorso formativo, è sideralmente opposta alla nostra e dannosa per un sistema d’istruzione già messo in ginocchio da tagli trasversali“.

Per questo, si legge nel comunicato della Rete studenti, “pensiamo che al ministro Profumo serva una rinfrescata di idee sulle reali condizioni delle scuole italiane, così da rendersi meglio conto di quali siano le priorità da affrontare“. Sabato 9 giugno, l’ultimo giorno di scuola, “al suono della campanella conclusiva dell’anno scolastico saremo davanti alle nostre scuole per dare noi le pagelle ad una scuola pubblica che a nostro parere ha veramente troppe carenze e lacune, e per chiedere al ministro di ritirare il ddl merito e di ripartire dai nostri voti e dalla nostra valutazione della scuola per cambiarla veramente”