Merito: AGesc e Gelmini ok. L’ex ministro bacchetta la Cgil

Il decreto sul merito per premiare gli studenti migliori – che il Consiglio dei Ministri ha rinviato alla prossima seduta per l’approvazione – ha trovato anche voci di consenso, oltre alle numerose critiche registrate nei giorni scorsi.

Secondo il presidente di AGesc (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), Roberto Gontero, “costituisce una sollecitazione positiva per adeguare il sistema scolastico italiano agli standard europei, coinvolgendo ogni studente in un processo di miglioramento del proprio curriculum di studi”. Gontero auspica che il provvedimento valga anche per il sistema delle scuole paritarie.

Anche l’ex-ministro Gelmini ha espresso il suo ok e ha “bacchettato” la Cgil-scuola per le critiche espresse in merito. “Secondo Pantaleo (Cgil) l’idea di premiare il merito – non solo tra gli studenti, ma anche e soprattutto tra gli insegnanti, aggiunge la Gelmini – si traduce in un attacco al ‘diritto di tutti al sapere’. Accusare di classismo la proposta e ironizzare su di essa, chiamandola ‘il festival del più bravo’, rappresenta purtroppo la miglior prova di quanto nel nostro mondo della scuola trovino ancora cittadinanza le vecchie idee egualitarie che hanno dato vita ad uno dei due totalitarismi del ventesimo secolo”.

Continua così la Gelmini: “È invece un inconsapevole classismo, rovesciato, quello di chi esclude che l’intelligenza e il merito non abbiano appartenenze sociali e propugna una ricetta così nemica dell’eccellenza da rendere l’Italia complessivamente debole nella competizione internazionale. Fingendo, oltretutto, di non sapere che i figli delle persone benestanti, quelli sì, vanno a studiare all’estero confermando così definitivamente una differenza e distanza sociale che proprio il riconoscimento del merito contribuisce a combattere”.