Meno di una scuola su due ha la certificazione antincendio

Lo rivela "Ecosistema Scuola 2009", il rapporto di Legambiente

È stato presentato oggi “Ecosistema Scuola 2009”, il nono rapporto di Legambiente sull’edilizia e i servizi scolastici nel nostro Paese.

L’indagine, a causa dell’assenza di dati da parte dell’Anagrafe Nazionale dell’edilizia scolastica, è stata realizzata attraverso l’elaborazione dei dati forniti da 95 amministrazioni comunali (che hanno competenze sulle scuole primarie e secondarie di primo grado) e 62 provinciali (che hanno competenze sugli istituti superiori) sull’analisi di tre principali parametri: la qualità della struttura degli edifici in termini di età e di idoneità all’attività scolastica, i servizi e le buone pratiche ambientali e, infine, i rischi ai quali sono esposti gli istituti.

Questi i dati salienti del rapporto: quasi il 39% (38,14%) degli edifici scolastici ha “urgente necessità di manutenzione” (il 55,62% costruite prima del 1974) e nel 12% (11,83%) degli istituti è certificata la presenza di amianto. Nel 2008 salgono al 62,82% le scuole che negli ultimi 5 anni hanno goduto di interventi di manutenzione (il 47,11 nel 2007): l’80,07% degli istituti hanno ottenuto la certificazione igienico-sanitaria (61,75% nel 2005), il 70,33% l’agibilità statica (63,35% nel 2005). Ma non arrivano alla metà gli edifici dotati della certificazione di prevenzione antincendio (43,71%) e di scale di sicurezza (56,72%).

L’organizzazione ambientalista scrive che sono moltissimi ancora i casi di scuole situate in prossimità di zone inquinate e a rischio (6,71% vicino antenne e emittenti, 6,39% a aree industriali, 4,03% a elettrodotti a alta tensione). In aumento le buone pratiche, tra cui la diffusione della raccolta differenziata (praticata nel 94% delle scuole).

Per quello che riguarda la classifica italiana dei Comuni capoluogo di Provincia, la graduatoria premia Prato, per il quarto anno consecutivo al primo posto, seguito da Biella, Terni, Lecce, Forlì, Livorno, Parma e Firenze.