Maturità scientifica al top con la calcolatrice grafica: al debutto l’hanno usata in pochi, ma ancora ringraziano

Una piccola rivoluzione ha accompagnato gli ultimi esami di maturità, almeno quella degli studenti del liceo scientifico. La calcolatrice grafica ha fatto il suo esordio. Per la prima volta, infatti, i ragazzi potevano portare la nuova generazione di calcolatrici per svolgere la seconda prova scritta, quella di matematica. Ma le cose non sono andate come ci si aspettava; in pochissimi hanno sfruttato questo ‘aiuto’. Perché di questo si trattava: in base ai dati raccolti da Skuola.net, intervistando 6mila studenti che hanno affrontato la maturità scientifica lo scorso giugno, chi ha utilizzato la calcolatrice grafica è andato molto meglio degli altri. Non sono sensazioni, ci sono i numeri a confermalo.

La prima volta della calcolatrice grafica alla maturità: l’ha usata solo il 9%

Cosa è andato storto? La tempistica (la novità è forse stata ufficializzata troppo tardi)? La scarsa conoscenza dello strumento? Non sapere della possibilità di usarlo agli esami? Difficile da dire, probabilmente un insieme di cose. Sta di fatto che neanche 1 maturando su 10 – il 9% – ha messo nello zaino una calcolatrice grafica per svolgere la seconda prova. Quasi tutti hanno puntato sul sicuro: il 55% ha scelto la calcolatrice scientifica, usata tutto l’anno e quindi ben rodata; il 16% ha preferito quella tascabile, facile da gestire anche sotto pressione; mentre il 20% si affidato solo a sé stesso, usando carta e penna.

Chi ha utilizzato la ‘grafica’ pare abbia avuto un rendimento migliore

Quali sono, però, questi vantaggi legati all’utilizzo della calcolatrice grafica? Partiamo dalla fine: dal voto. Una volta usciti i quadri degli scritti ci si è accorti che, quei pochi che avevano ‘azzardato’ il nuovo strumento, hanno poi ottenuto un punteggio medio più alto: il 33% del campione ha preso 15 punti, il massimo; una quota identica ci è andata vicina, fermandosi a 14. Basta un confronto per capire la distanza data agli altri: tra quelli che hanno usato la calcolatrice scientifica, solo il 22% ha avuto 15 punti (il 20% tra quelli con la tascabile); mentre appena il 17% è arrivato a 14. Stesso discorso osservando le cifre dal lato opposto: solo il 6% di quelli che hanno adottato la ‘grafica’ si è fermato sotto i 10 punti (con la scientifica il dato raddoppia: è il 13%).

L’ultima generazione di calcolatrici fa sentire più sicuri: i calcoli non sono più un problema

Un dato che è la diretta conseguenza di un altro aspetto, forse il più importante: la calcolatrice grafica mette nelle condizioni ideali per svolgere il compito di matematica al meglio. L’87% di chi l’ha usata in seconda prova si è sentito più sicuro (la percentuale tra chi ha portato la scientifica non va oltre il 66%). Una scelta, la loro, dettata principalmente da un doppio ordine di motivi: innanzitutto perché la grafica ha più funzioni delle altre ed è pronta a rispondere a molti più input (il 38% la pensa così); inoltre ti dà subito la possibilità di ‘vedere’ il risultato dei calcoli (il 36% l’ha voluta con sé proprio per questo). Completano il quadro un 12% che ha apprezzato il fatto di potersi concentrare sul ragionamento senza preoccuparsi dei calcoli e un 6% che la ritiene addirittura più facile usare.

La calcolatrice grafica influisce sul risultato del compito? È più che un’ipotesi

Con queste premesse, naturale che buona parte di chi ha optato per la calcolatrice grafica pensi che tale decisione abbia influito più di altri aspetti sull’esito positivo della prova: è il 38% del campione a fronte di una media generale del 26% (tra chi ha usato la scientifica è il 27%, il 16% tra chi ha portato la tascabile). E che quasi tutti i sostenitori della ‘grafica’ – l’87% – consiglino ai maturandi del prossimo anno di farci un pensierino e di allenarsi sin da ora a usarla.

La scuola non prepara al cambiamento: il 54% di chi l’ha usata ha imparato da solo

Ecco, proprio questo è uno dei punti da migliorare per far sì che la calcolatrice grafica si diffonda su larga scala. Solo il 46% di chi la conosce (e l’ha usata) ha imparato a gestirla a scuola; il restante 54% ha invece dovuto fare tutto da sé: il 31% consultando dei tutorial trovati su Internet, il 23% con metodi alternativi. Ma cosa potrebbero fare i professori per avvicinare gli studenti al mondo delle calcolatrici (non solo grafiche)? Per il 66% dei ragazzi il metodo migliore sarebbe organizzare esercitazioni e simulazioni in classe; il 18%, invece, preferirebbe lezioni teoriche, mentre il 16% ritiene che approfondire in maniera autonoma (con libri e tutorial online) sia la strada giusta.

Parte degli insegnanti è diffidente. Scarsa la comunicazione negli istituti

Anche se, prima, c’è da superare l’atteggiamento sin qui mostrato proprio da scuole e insegnanti: piuttosto freddo. Ad esempio, la maggior parte delle commissioni (51%) ha storto il naso di fronte a quei ragazzi che hanno portato la calcolatrice grafica in seconda prova. Cosa che, invece, non è capitata agli studenti che avevano la scientifica: nel loro caso, l’83% dei prof non ha battuto ciglio. Tra l’altro, anche la comunicazione negli istituti (almeno per questa prima volta) ha scarseggiato. Solo 6 maturandi su 10 del liceo scientifico sapevano di poter portare la calcolatrice grafica alla maturità. Ma appena nel 30% dei casi sono stati gli istituti a informarli. Tanti altri (troppi) lo hanno saputo da soli: il 18% leggendolo su Internet, il 12% per altre vie. Ma, anche sapendolo, moltissimi – circa 7 su 10 –  ammettono che non se la sarebbero lo stesso sentita di usarla all’esame: il 47% proprio perché non ne conosce il funzionamento. Quanto basta per stimolare attività che preparino i maturandi del 2018 all’uso della calcolatrice grafica durante il compito di matematica. In fondo conviene: parlano i numeri.