Maturità: le materie fanno scoprire una scuola che non c’è più

Sono 723 gli indirizzi sperimentali autonomi della secondaria superiore che quest’anno arrivano all’esame di Stato e per i quali sono state definite le materie della seconda prova scritta.
L’anno scorso erano “solamente” 558.
Quest’anno si presentano all’esame di Stato anche 88 indirizzi in progetti assistiti. Gli ordinamentali, cioè gli indirizzi regolari e stabili previsti dalle norme, sono soltanto 101.
In tutto 912 indirizzi per i quali il Miur ha definito altrettante materie per il secondo scritto.
La scuola che tutti si immaginano in effetti da tempo non c’è più, nel senso originario del termine.
La prova più eclatante viene dagli istituti magistrali che, dopo aver perso per cancellazione della norma di base la propria antica caratteristica di istituto quadriennale per la formazione dei maestri, hanno soltanto indirizzi sperimentali autonomi. Per l’esattezza gli ex-magistrali hanno adottato ben 171 indirizzi sperimentali e hanno perso definitivamente la vecchia identità.
Gli istituti professionali hanno 24 indirizzi di ordinamento regolare, ma ne hanno 43 sperimentali.
Più di loro hanno cambiato pelle molti licei scientifici che hanno scelto ben 139 nuovi indirizzi sperimentali. Gli istituti d’arte e i licei artistici che già disponevano complessivamente di 35 indirizzi di ordinamento, si sono avvalsi di altri 32 indirizzi a sperimentazione assistita, poi, per movimentare il rapporto domanda/offerta, diversi hanno adottato 78 nuovi indirizzi sperimentali.
Gli istituti tecnici infine, che già in fatto di ordinamento non scherzano con 39 indirizzi, ai quali hanno aggiunto altri 56 indirizzi a sperimentazione assistita, hanno movimentato ulteriormente l’offerta andando ad adottare altri 169 indirizzi sperimentali autonomi.