Massima dispersione nelle Isole, minima al Nord Est

La massima dispersione scolastica di studenti delle superiori che non completano l’intero percorso di studi fino al diploma si ha nelle Isole.
Sia nel 2001/2002 sia in quest’anno scolastico Sardegna e Sicilia hanno mantenuto i tassi più alti di dispersione rispettivamente con il 39,42% e con il 37,76%.
Un miglioramento comunque c’è stato perché la dispersione è diminuita di oltre un punto e mezzo.
La minima dispersione si registra invece nel Nord Est (Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) dove era del 28,13% due anni fa e dove è scesa quest’anno al 25,99% con una diminuzione superiore ai tre punti.
Al Nord Ovest (Piemonte, Lombardia e Liguria) le cose non vanno molto bene (33,74% due anni fa) e sono andate peggiorando, se pur di poco più di mezzo punto, in questo anno scolastico (34,33%).
In Lombardia la dispersione nel 2001-02 era stata stimata nel 33,91%; quest’anno la dispersione è stimata a valori molto più alti (36,13%).
La situazione lombarda è probabilmente spia di una tendenza dei ragazzi ad abbandonare anzitempo gli studi per un lavoro in funzione prevalentemente personale, piuttosto che di sostentamento alla famiglia come può ancora capitare nelle aree meridionali.
Negli istituti superiori del Centro nel 2001-02 si è registrata una dispersione stimata abbastanza contenuta rispetto alle altre aree geografiche (poco meno del 30%); nella stessa area la stima di dispersione è diminuita quest’anno di oltre 2 punti (27,68%).